La cultura del vino è talmente radicata nella storia del territorio che tra le preoccupaziione dei soldati in trincea c'era l'andamento della vendemmia, la qualità del vino e i rischi delle malattie della vite: è quanto si evince da alcune lettere dal fronte inviate a casa dai soltadi che combatterono la Grande Guerra. Lette durante la presentazione de "Una Vendemmia di Pace" organizzata dalla DOC Friuli Venezia Giulia, le missive raccontano una storia in cui la nostalgia di casa lascia il posto alla speranza di un buon raccolto. Con questo spirito Adriano Gigante, presidente del Consorzio, racconta il perché dell'iniziativa e anticipa i risultati di un'annata "sorprendente", chiusa con otto trattamenti. Buona viosione