Maurizio Santin interpreta la ricetta delle seadas
Per la pasta: 500 g di farina; 50 g di strutto; acqua q.b.; sale. Per il ripieno: 400 g di caciotta vaccina fresca; 1 cucchiaio di farina di grano duro (semola); la scorza grattugiata di 1/2 limone non trattato; olio d'oliva per friggere. Miele amaro o dolce per accompagnare.
PROCEDIMENTO
Ecco la ricetta di Maurizio Santin per rifare a casa le Seadas. Note anche come Sebadas, questi dolci di origine sarda era tradizionalmente preparati per accogliere i pastori al rientro dopo la transumanza.
Tagliare la caciotta a pezzetti e metteterla in una piccola casseruola con un quarto di litro d’acqua, la scorza di limone e la semola.
Metterla sul fuoco e, sempre mescolando, lasciar cuocere fino a quando il formaggio si sarà fuso e avrà raggiunto la consistenza di una crema densa. Stendere l’impasto di 1cm di altezza, lasciar raffreddare e poi tagliare con un coppapasta di diametro 6cm.
In una planetaria unire la farina, lo strutto a fiocchetti, un pizzico di sale e acqua appena tiepida.
Amalgamare fino ad ottenere una pasta liscia e morbida e poi stenderla in una sfoglia sottile. Con un coppapasta, ricavarne dei dischi del diametro di circa 10 cm. Allineare la metà sul tavolo, disporre i dischi di formaggio e coprire con l’altra metà dei fogli di pasta. Chiudere bene e ritagliare tutto intorno con la rotella dentata.
Friggere le seadas in abbondante olio ben caldo, girandole una sola volta. Servire calde e cosparse di miele.